Non sai come ridurre la frequenza di rimbalzo sul tuo sito? Ecco 8 utili suggerimenti!

Hai già sentito parlare del “bounce rate“, hai un valore molto alto sul tuo sito ma non sai come ridurre la frequenza di rimbalzo? Prima di tutto, è bene chiarire il concetto di questo termine, visto che molti in Rete fanno ancora una certa confusione. Se sei arrivato da poco sul nostro blog, ti consiglio dunque di leggere in questo articolo, cos’è la frequenza di rimbalzo e perchè il suo valore è cosi importante.

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Si tratta di un parametro molto interessante, che in pratica rappresenta il rapporto tra le persone che accedono ad una pagina e quelle che l’abbandonano. Probabilmente, ti starai chiedendo: ma perchè le persone non si fermano su un sito? Le teorie principali sono due:

  • perchè trovano quello che stanno cercando (visione più positiva)
  • perchè NON trovano quello che cercano o non sono stimolate a rimanere (visione più negativa)

Considerata l’incertezza delle tue teorie, è chiaro che un valore alto della frequenza di rimbalzo non è il massimo, ma ciò non vuol dire che il tuo sito non sia di qualità o che la situazione non sia migliorabile. Vediamo infatti, una serie di suggerimenti da adottare in merito!

Come ridurre la frequenza di rimbalzo in 8 mosse!

Ecco otto utili consigli per ridurre il bounce rate. Sei pronto?

Elimina o riduci i Pop-up

Anche sui famosi “pop-up” ci sono due diverse teorie. C’è chi li trova particolarmente fastidiosi e chi invece un ottimo strumento per aumentare gli iscritti alla newsletter e/o le conversioni sul proprio sito. Il mio consiglio? Ogni sito web è “soggettivo” e non c’è una teoria vincente per tutti. Se vuoi provare i pop-up sul tuo sito, fallo tranquillamente, ma tieni d’occhio il valore della frequenza e se vedi che si alza notevolmente, allora la risposta è semplice. Uno dei modi per ridurre la frequenza di rimbalzo sul tuo sito, l’hai già trovato!

Contenuti di qualità e scritti bene

La cura dei contenuti non deve mai mancare, ti ricordo la regola “The Content is King“. Cerca di scrivere sempre contenuti di qualità, utili ai tuoi lettori e fai attenzione ad evitare errori grammaticali. 

Il sito deve essere veloce!

Non c’è da girarci molto attorno, il tuo sito web deve essere veloce. La velocità è diventata per Google uno dei fattori per il ranking di un sito e quindi c’è poco da scherzare! Numerosi test hanno dimostrato che se il tuo sito non si carica entro 2 secondi, circa il 30% degli utenti tendono ad abbandonarlo. Per questo, controlla i tempi di caricamento delle pagine web, utilizza tool come Pingdoom Tools o GT Metrix per le verifiche e scovare eventuali errori che causano rallentamenti. Ricordati inoltre, di ottimizzare le immagini prima di caricarle sul tuo sito; possono farti guadagnare kilobyte e millisecondi preziosi!

Cerchi una guida su come ottimizzare le immagini per il Web? Clicca qui!

Utilizza i link interni

Se hai scritto più articoli su un determinato argomento, cerca di inserire dei “link interni” verso altre risorse già presenti sul tuo sito. E’ fondamentale per ridurre la frequenza di rimbalzo e ti aiuterà a coinvolgere maggiormente il lettore, dimostrandogli che il tuo sito è una risorsa utile, dove trovare più informazioni collegate tra loro. Ciò lo spingerà a ritornarci e non abbandonarlo cosi su due piedi; anzi, magari lo metterà anche tra i preferiti!

Personalizza la pagina di errore 404

Un altro utile consiglio è quello di curare con attenzione “la pagina di errore 404″, che solitamente è una pagina d’errore, ma che se modificata al meglio sarà anche utile per i visitatori. Non limitarti ad una semplice pagina dispersiva, cerca di includere in questa pagina “più risorse“, in modo che il lettore abbia la possibilità di trovarsi davanti: gli ultimi post scritti sul blog, tutte le categorie del tuo sito, un form di ricerca ed altri collegamenti utili presenti sul sito.

Oltre a questo ti consiglio anche di controllare costantemente il sito web, in modo da capire quali sono quei link che ormai non funzionano più ed in tal caso correggerli al più presto o impostare un redirect 301 verso un’altra risorsa.

Non sai come si imposta un redirect 301? Leggi la nostra guida.

Ridurre la frequenza di rimbalzo creando una grafica ben curata ed un sito intuitivo

Come sempre, anche l’occhio vuole la sua parte! Quindi, sempre controllando con attenzione le prestazioni del tuo sito, cerca di creare una grafica accattivante, che sia ben curata nei minimi particolari, che dia una buona percezione del tuo brand. Al tempo stesso, fai in modo che il sito rimanga “intuitivo“, che sia facile per l’utente navigare e trovare le risorse disponibili. Attento a non creare siti NON navigabili, dove l’utente può perdere facilmente.

E la compatibilità con i browser?

Altro aspetto che merita grande attenzione se vuoi ridurre la frequenza di rimbalzo, (motivo per cui devi sempre fare tutte le prove necessarie con il tuo sito), è quello che riguarda i “browser“, ovvero i programmi per navigare su Internet. Accertati che il sito sia perfettamente compatibile con tutti i browser più utilizzati dal grande pubblico; mi riferisco ovviamente a Google Chrome, Mozilla Firefox, Internet Explorer, passando anche per Safari ed Opera. In caso contrario, contatta subito l’autore del tema grafico segnalando il problema o verifica se qualche plugin e/o altro strumento, sta creando dei malfunzionamenti.

Apri i link esterni in una nuova pagina

Hai inserito un link esterno in uno degli articoli? Assicurati che NON si apra nella stessa finestra, ma in una nuova pagina. Questo è uno degli errori più comuni che causa un aumento della frequenza di rimbalzo. Ricorda dunque, i collegamenti esterni devono aprirsi in una nuova finestra. Farlo è molto semplice; quando inserisci un URL in WordPress, Joomla ed altri CMS hai la possibilità di scegliere.

Il sito web è responsive?

Le statistiche parlano chiaro. Più passa il tempo, più utenti accedono ai siti navigando da cellulari, smartphone e tablet. Pertanto, il tuo sito è compatibile con i dispositivi mobili? Accertanti che sia visibile e che non ci siano errori dai vari dispositivi.

Conclusioni

E’ tutto, nell’articolo di oggi abbiamo visto 8 preziosi consigli per ridurre la frequenza di rimbalzo; che ne pensi? Sei riuscito ad abbassare il valore del bounce rate sul tuo sito o stai avendo ancora problema? Hai altre suggerimenti da aggiungere alla lista? Lascia un commento.