Novità in arrivo dal Provider Aruba! Leggiamo insieme il comunicato riguardanti la nascita di un nuovo servizio. Il sistema Object Storage permette di memorizzare dati garantendo massima sicurezza e semplicità. L’infrastruttura Cloud su cui si basa ed un modello di prezzo molto conveniente lo rendono una soluzione unica sul mercato.
Aruba S.p.A. (www.aruba.it), leader nei servizi di web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, lancia un nuovo servizio di Cloud Object Storage, un’offerta innovativa per creare e gestire degli spazi di storage. Il servizio si rivolge ad utenti business e consumatori che hanno necessità di archiviare e gestire ingenti quantità di dati nel modo più sicuro e semplice possibile e risulta una soluzione particolarmente interessante anche per gli sviluppatori, grazie ad una gestione dei dati attraverso il protocollo standard HTTP.
Ciò che caratterizza l’Object Storage di Aruba è il peculiare sistema di memorizzazione dei dati: esso infatti avviene all’interno di oggetti (object) che, come normali file, contengono i dati ma che, diversamente da questi ultimi, non sono organizzati in modo gerarchico ma sono presenti tutti allo stesso livello. Ogni object, poi, è individuato da un identificativo unico che permette di recuperare i dati senza bisogno di conoscere la posizione fisica che occupano. Il processo di gestione dei dati salvati è fortemente semplificato dall’utilizzo del protocollo HTTP che non necessita di alcun particolare software per gestire l’accesso allo storage e che lo rende adatto ad una pluralità di scopi tra i quali, per esempio, l’interfacciamento con i dispositivi mobili.
La sicurezza è massima grazie al fatto che il sistema di Cloud Object Storage di Aruba mantiene almeno tre copie di ogni file, distribuite su altrettanti server. Anche in caso di corruzione di un dato, grazie al sistema di self-healing, esso sarà replicato immediatamente e automaticamente attingendo da una della altre due copie. Tale livello di sicurezza viene assicurato anche grazie al network di data center Aruba, che garantisce la ridondanza di tutti i sistemi e un monitoraggio 24×7 fornito da amministratori di sistema professionisti.
Altra peculiarità dell’offerta realizzata da Aruba è il modello di prezzo su cui si basa, unico nel suo genere. Infatti, nel piano tariffario pay-per-use non si paga il servizio né in relazione al numero di richieste fatte, né in relazione al traffico in entrata – che quindi è illimitato – ma solo in base alle reali quantità di spazio disco usato su base oraria e al traffico in uscita.
Oltre al modello a consumo, sono disponibili tre soluzioni a pacchetto, basate su un costo complessivo per una data quantità di risorse da utilizzare in 30 giorni e con la possibilità, in caso di esaurimento delle risorse, di acquistare un piano tariffario superiore o di passare al pay-per-use.
Ulteriori caratteristiche dell’offerta prevedono:
- Interoperabilità: Compatibilità con API S3 che consente al cliente di trasferirsi da un provider ad un altro senza cambiare gli strumenti di gestione del proprio storage.
- Localizzazione: Possibilità di archiviare dati nell’area geografica desiderata, grazie alla presenza del network di data center sia in Italia che all’estero (Francia e Repubblica Ceca presto disponibili)
- Easy Management: Eventualità di una gestione congiunta dei servizi di Cloud Computing ed Object Storage, il cui funzionamento si basa sul saldo del credito sull’account del cliente.
Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba S.p.A, commenta così la nuova offerta di Cloud Object Storage “Creando questo servizio, abbiamo pensato alla migliore soluzione in grado sia di soddisfare le esigenze di semplice archiviazione di dati, che di rappresentare il supporto ideale a modelli di business che hanno una grande necessità di spazio disco, senza tutte le relative complessità di gestione. Ci siamo anche impegnati per offrire il massimo livello di sicurezza, limitando al tempo stesso i costi di utilizzo per il cliente con un modello che non lo penalizza nella gestione del suo storage, ma che anzi possa incentivarlo nell’utilizzo.”
Per ulteriori informazioni: www.aruba.it e www.cloud.it